11. Arte: un bene da curare…con l’aiuto della scienza

Esperienze (di successo) nella valorizzazione dei beni culturali e nella ricerca scientifica sulla conservazione e il recupero del patrimonio culturale.

 

Identificare, proteggere e conservare il patrimonio mondiale culturale e naturale sono le finalità di una Convenzione internazionale adottata nel 1972, per l’importanza che questi beni rappresentano per tutta l’umanità.

Oltre 700 siti, di cui 35 italiani assieme alla Santa Sede, sono stati selezionati da un apposito Comitato.

L’Italia possiede una percentuale molto alta del patrimonio artistico e culturale mondiale e pertanto è anche il Paese che detiene una quota rilevante delle conoscenze, delle tecniche e dell’esperienza nel campo degli interventi di ricerca e di conservazione sui beni culturali. Proprio per la sua caratteristica di “Museo a cielo aperto” è stata fino ad oggi leader nella ricerca e nelle attività collegate al patrimonio culturale, sia dal punto di vista della ricerca storica – soprattutto riguardo alla conoscenza del mondo antico mediterraneo -sia riguardo alle tecnologie più innovative relative al restauro e alla conservazione.

I beni culturali rappresentano, quindi, un settore particolarmente importante della nostra economia nazionale: basti pensare che negli ultimi 20 anni è cresciuto del 114% e nel solo 2015 ha generato un fatturato di 15 miliardi di euro, di cui il 70% generato dai turisti stranieri (dati Centro Studi Turistici di Firenze).

Nella sola Area della Ricerca di Pisa sono attivi 4 laboratori afferenti a 4 istituti, con le loro diverse competenze e i rispettivi ambiti scientifici, che fanno ricerca e sviluppo di tecnologie per la conservazione e il recupero del patrimonio culturale italiano.

Eppure c’è da fare tanto lavoro per quanto riguarda la valorizzazione dei beni culturali, soprattutto quelli a gestione pubblica.

In Toscana e anche a Pisa, c’è chi sta cercando di cambiare i modelli di gestione museale, valorizzando maggiormente le attività dei musei attraverso programmi educativi e una comunicazione più efficace.

E’ il caso di realtà come Palazzo Strozzi a Firenze e Palazzo Blu e la Gipsoteca dell’Università a Pisa.

Approfondiremo questi temi durante la prossima puntata di Aula 40 giovedì 23 febbraio in onda dalle 10 sulle frequenze di Punto Radio (91.1-91.6) e in streaming su www.cnrweb.tv , insieme a Massimo Marini e ai giovani aspiranti giornalisti del Liceo Scientifico Filippo Buonarroti di Pisa: Leonardo Aquila, Francesco Bouchard, Marta Filomena, Alice Marrucci, Luisa Pessina.

Ospiti in studio (in rigoroso ordine alfabetico) saranno:

  • Laura Benassi, ricercatrice e membro del Coordination office di E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science);
  • Barbara Cecchi, insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa;
  • Emiliano Giovannetti, ricercatore dell’Istituto di Linguistica Computazionale del Cnr (Ilc-Cnr);
  • Stefano Legnaioli, ricercatore dell’ Applied and Laser Spectroscopy Laboratory (Als Lab) dell’ Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici del Cnr (Iccom-Cnr);
  • Andrea Marchetti, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr (Iit-Cnr);
  • Vincenzo Palleschi, ricercatore dell’Istituto di Chimica dei Composti OrganoMetallici del Cnr (Iccom-Cnr). Dirige l’Applied and Laser Spectroscopy Laboratory (Als Lab);
  • Roberto Scopigno, dirigente di ricerca dell’Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione del Cnr (Isti-Cnr).  Dirige il  Visual Computing Lab (VCG);
  • Chiara Tarantino, curatrice della Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa;
  • Classe 3ESA del Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa.

In collegamento telefonico:

  • Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze;
  • Mariano Macale, creatore e animatore del sito e della pagina Facebook “Cardiopoetica”.

11. Arte un bene da curare con l’aiuto della scienza

 

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