10. L’alimentazione anti-aging

La lotta contro l’invecchiamento e per migliorare e allungare la vita sono stati da sempre oggetti della ricerca, scientifica e non. Basti pensare agli esperimenti fatti nel corso del Rinascimento da parte degli alchimisti per trovare il cosiddetto “elisir di lunga vita”.

Con la scienza moderna non si è abbandonato del tutto questo obiettivo, ma la ricerca ha puntato  a capire quali pratiche e quali sostanze possono rallentare l’invecchiamento del nostro corpo, lasciando elisir e beveroni ai ciarlatani  che promettono (e non mantengono) risultati mirabolanti.

In particolare, una branca della ricerca scientifica, in questi ultimi anni, si è concentrata sul cercare di capire quali sostanze nutraceutiche, contenute negli alimenti della nostra dieta quotidiana, possono portare beneficio al nostro organismo e rallentarne l’invecchiamento.

Domani giovedì 14 marzo dalle ore 9, sempre sulle frequenze di PuntoRadio FM (FM 91.1-91.6) scopriremo, grazie ai nostri ospiti, qual è la dieta migliore da seguire per rallentare l’invecchiamento e quali sono invece i cibi da evitare.

Ospiti della puntata:

  • VINCENZO LONGO, ricercatore dell’Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria, CNR
  • PAOLA TOGNINI, ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

In collegamento telefonico:

  • LUCIANO QUAGGIO, proprietario e amministratore dell’Azienda agricola “Quaggio” (Campagna Lupia, Venezia)
  • TECLA ZANINI, responsabile commerciale e amministrativa della start up “Benè Srl – società benefit” (Rovato, Brescia)
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9. Le frequenze Terahertz e le loro applicazioni

Nella puntata di Aula40 di domani, giovedì 29 febbraio dalle ore 9 parleremo di una delle nuove frontiere della ricerca scientifica: quella relativa alla radiazione elettromagnetica nella cosiddetta “banda Terahertz”.

La “banda Terahertz” è caratterizzata da lunghezze d’onda molto grandi (comprese tra un millimetro e 30 micron), quindi i fotoni di un raggio THz sono molto poco energetici e la radiazione sviluppata ha un carattere non-ionizzante, che la rende “non pericolosa” per la materia vivente. Essa può penetrare molti materiali non metallici e rilevare determinate molecole. Per questo motivi alcune sue applicazioni riguardano per esempio la diagnostica per immagini in ambito biomedico. La sua larghezza di banda, inoltre, la rende molto utile per la comunicazione wireless del futuro. Infine, nel campo della ricerca sarà fondamentale in fisica della materia, la luce THz gioca un ruolo estremamente importante nell’individuazione di effetti subdoli in materiali quantistici fortemente correlati.

Il rilevamento, la generazione, e la manipolazione della radiazione Terahertz, continua, però a presentare ostacoli tecnologici significativi. Ad oggi, infatti, la maggior parte dei dispositivi esistenti sono costosi, oppure lenti o molto ingombranti e spesso richiedono sistemi a vuoto e temperature estremamente basse, rallentando l’effettivo affermarsi di questa tecnologia.

Il gruppo THz Photonics del Laboratorio Nest, creato dalla sinergia tra l’Istituto Nanoscienze del Cnr (Nano-Cnr) e la Scuola Normale Superiore a Pisa è tra i laboratori più attivi nella ricerca sulle tecnologie basate sulle frequenze THz a livello italiano ed europeo

Lo guida Miriam Vitiello (Nano-Cnr) che recentemente è stata tra le destinatarie dei finanziamenti “Proof of Concept” (PoC) dell’European Research Council (Erc) per tradurre in applicazioni commerciali o industriali i risultati di alcune sue ricerche finanziate in precedenza.

In questo caso si tratta del progetto “Terascan” nato con l’obiettivo di sviluppare una fotocamera nel lontano infrarosso, economica, rapida e miniaturizzata, per applicazioni in molti ambiti: dai controlli di qualità industriale, all’imaging medicale, alla sicurezza e protezione, fino alle comunicazioni quantistiche.

Il progetto di Vitiello mira a superare molte limitazioni tecnologiche dei sistemi attuali e si fonda sui risultati scientifici all’avanguardia sullo sviluppo di rivelatori in grafene ultrarapidi, sviluppati grazie a un precedente finanziamento ERC Consolidator Grant ottenuto nel 2015.

Per saperne di più, seguiteci sulle frequenze di Punto Radio (FM 91.1-91.6).

Ospiti della puntata:

  • Miriam Vitiello, dirigente di ricerca dell’Istituto Nanoscienze del

Cnr (Nano-Cnr);

  • Leonardo Viti, ricercatore dell’Istituto Nanoscienze del Cnr (Nano-Cnr).
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8. La telemedicina e le nuove frontiere dell’assistenza sanitaria

Nel corso della pandemia Covid del 2020 e grazie anche alle nuove tecnologie informatiche 4.0 si è fatto un maggiore utilizzo della telemedicina.

La telemedicina è una nuova modalità di erogazione dei servizi di assistenza sanitaria tramite il ricorso a dispositivi tecnologici (smartphone, pc, tablet) che permettono di stabilire un contatto tra paziente e medico, o tra due professionisti sanitari, senza necessariamente incontrarsi fisicamente.

La telemedicina rappresenta un’opportunità di accesso alle cure che non sostituisce le prestazioni tradizionali ma le integra per potenziarne efficacia, efficienza e appropriatezza.

Se un tempo era relegata a settori specifici come quello della medicina di montagna, ora si sta facendo un grande uso di questa modalità anche e soprattutto nella medicina di base per ovviare alla carenza di quelli che erano chiamati i “medici di famiglia” (come, per esempio, nelle aree rurali di Taranto o di Nuoro), inoltre attraverso i fondi del PNRR è stato stanziato oltre 1 miliardo di euro a livello nazionale sulla telemedicina.

Nella puntata di Aula 40 di giovedì 1° febbraio cercheremo di capire se e come la telemedicina stia cambiando l’attività clinico-sanitaria e se possa aiutare a migliorare il servizio sanitario pubblico in generale, e indagheremo altri ambiti medici in cui questa modalità possa essere utilizzata con successo.

Il ricorso a queste pratiche però include alcune problematiche inerenti al trattamento e alla sicurezza informatica di dati sensibili come quelli sanitari. Nel corso della puntata cercheremo di rispondere anche alle domande che riguardano non soltanto il lato clinico-sanitario, ma anche quello informatico.

Seguiteci dalle 9 sulle frequenze di Punto Radio (Fm 91.1-91.6). Tra gli ospiti di questa puntata ci sarà anche il prof. Fabio Recchia, direttore dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr (Cnr-Ifc) e neopresidente dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa, con cui parleremo anche del futuro dell’Area del Cnr e della ricerca pisana in generale.

Ospiti della puntata:

  • Domenico Laforenza, associato emerito del Consiglio nazionale delle ricerche;
  • Marco Laurino, ricercatore dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr (Cnr-Ifc);
  • Lorenza Pratali, ricercatrice dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr (Cnr-Ifc);
  • Fabio Recchia, direttore dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr (Cnr-Ifc) e presidente dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa.
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7. Un circolo virtuoso per ridurre i rifiuti

7. Un circolo virtuoso per ridurre i rifiuti

Nella puntata di domani giovedì 18 gennaio di Aula 40 torneremo a parlare di economia circolare ed economia sostenibile.

In questa puntata cercheremo di definire meglio quelle che sono le “5R” ossia le 5 cinque azioni fondamentali dell’economia circolare: riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero.

Ci concentreremo su due dei campi più delicati di questo processo: i prodotti alimentari e le plastiche, spiegando quali possono essere dei comportamenti virtuosi che possiamo mettere in pratica nel nostro quotidiano e mostrando come la ricerca sta intervenendo in questi settori.

Un altro settore che produce ogni anno prodotti con un ciclo di vita relativamente breve è il settore elettronico e informatico. Basti pensare che in un’azienda, ad esempio, il parco macchine informatiche viene rinnovato mediamente ogni 3 anni.

Qual è il destino di questi rifiuti? E attraverso un corretto riciclo e smaltimento sarebbe possibile recuperare parti o metalli che possono essere riutilizzati da chi produce materiale informatico ed elettronico?

Ne parleremo dalle 9:00, sulle frequenze di Punto Radio FM (Fm 91.1-91.6) con i nostri ospiti:

  • Simona Bronco, responsabile della sede secondaria di Pisa dell’Istituto dei processi chimico-fisici del Cnr (Cnr-Ipcf);
  • Domenico Laforenza, associato emerito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr);
  • Giuseppe Merico, responsabile impianti Geofor;
  • Luisa Pozzo, ricercatrice dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Cnr (Cnr-Ibba).
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6. La scienza dei dati

Domani 21 dicembre dalle ore 9 nella prossima puntata di Aula 40 parleremo di un ambito ricerca che da una decina di anni ha assunto un’importanza notevole sia dal punto di vista scientifico che da quello lavorativo: la Data Science.

La Data Science è un campo multidisciplinare che combina matematica, statistica, programmazione e competenze analitiche per estrarre conoscenze significative dai dati. La sua finalità è quella di trasformare i dati grezzi in informazioni utili che possono guidare la presa di decisioni, risolvere problemi complessi e scoprire nuove opportunità. In parole povere trasforma le informazioni contenute nei dati in conoscenza.

La Data Science crea così nuove opportunità di capire fenomeni complessi, come comportamenti di mobilità, crisi economiche, il diffondersi di epidemia ma anche delle opinioni nelle discussioni.

Questo ha un impatto potenziale molto alto, soprattutto in termini di valore per la collettività, che si ripercuote poi in vantaggi anche a livello del singolo individuo. Il tutto con un occhio alla privacy delle persone descritte nei dati (che potrebbero contenere informazioni personali) e alla comprensibilità e trasparenza dei modelli generati.

La data science viene utilizzata in diversi ambiti come nella mobilità (analizzando GPS e da celle telefoniche per costruire modelli di mobilità sostenibile), nell’analisi dei social network, in ambito medico-sanitario (si possono, per esempio, creare modelli per la categorizzazione dei nei o utilizzare i dati per analizzare le prestazioni sportive di atleti).

Parleremo domani di tutto questo negli studi di Punto Radio Fm (91.1-91-6) con:

  • Domenico Laforenza, associato emerito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr);
  • Francesca Pratesi, ricercatrice del KDDLab, laboratorio congiunto dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Cnr (Cnr-Isti) e del dipartimento d’Informatica dell’Università di Pisa;
  • Salvatore Rinzivillo, ricercatore del KDDLab, laboratorio congiunto dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Cnr (Cnr-Isti) e del dipartimento d’Informatica dell’Università di Pisa.
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5. Che cos’è l’Hikikomori?

Domani 23 novembre dalle 9, nella prossima puntata di Aula 40 parleremo di “Hikikomori”.


Ma che cos’è l’”hikikomori”? “Hikikomori” è un termine giapponese che indica un particolare fenomeno che interessa ragazzi e giovani adulti, caratterizzato da un isolamento sociale grave e prolungato.

Letteralmente, “Hikikomori” significa “stare in disparte, isolarsi, essere confinati” e viene utilizzato per definire una forma di ritiro sociale patologico che comporta una volontaria reclusione nella propria abitazione.

Inizialmente, si riteneva che l’Hikikomori fosse correlato al sistema di valori culturali del Giappone, ma, negli ultimi anni, è passato dall’essere visto come un tipico problema del Paese del Sol Levante a divenire una patologia diffusa in tutto il mondo.

In questa puntata cercheremo di capire quanto questa nuova malattia sociale sia diffusa in Italia e in Europa e grazie all’aiuto dei nostri ospiti cercheremo di capire come si possa aiutare chi è afflitto da questa patologia

Vi aspettiamo domani come al solito sulle frequenze di Punto Radio Fm (91.1-91-6) insieme ai nostri ospiti:

  • Silvia Biagioni, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr;
  • Sonia Cerrai, ricercatrice dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr;
  • Leopoldo Grosso, psicologo e psicoterapeuta e vicepresidente Associazione Gruppo Abele Onlus;
  • Davide Guida, assessore del comune con delega ai giovani del comune di Moncalieri (TO)
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4. La scienza che non c’era

L’informatica è “la scienza che non c’era”: la disciplina scientifica che cento anni fa, nel 1923, alla fondazione del CNR, non esisteva, al contrario, ad esempio, della matematica, della chimica, dell’astronomia, della geografia, le prime scienze che furono coinvolte nel nuovo progetto di un ente che doveva promuovere la ricerca nelle sedi internazionali del “Consiglio Internazionale delle Ricerche”. O meglio: se pensiamo alla macchina di Turing del 1936, è la scienza che stava per nascere e che di lì a qualche decennio avrebbe rivoluzionato anche il percorso di tutte le altre discipline.

 L’informatica è una disciplina che combina creatività, logica e problem-solving per affrontare le sfide più complesse e affascinanti della nostra era digitale, è la scienza che ci permette di plasmare il mondo che ci circonda e di immaginare un futuro di infiniti progressi. Nell’arco di pochi decenni si è resa fondamentale a tutte le altre scienze, fornendo strumenti per far evolvere le scienze naturali e quelle umane, ma non si tratta di solo uno strumento: è una scienza vera e propria, in continua espansione, fatta di frontiere e sfide che la ricerca coglie ogni giorno. È la scienza di domani.

Per cogliere le sfide che si presenteranno nel futuro occorrono tante menti fresche e brillanti che sappiano cogliere le opportunità che ogni giorno offrono le nuove frontiere della ricerca.

E proprio alle generazioni di domani è rivolto l’evento che si terrà la mattina del 14 novembre nell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa e che di fatto conclude l’anno di festeggiamenti per il Centenario del Cnr.

L’evento organizzato dall’ Istituto di Calcolo e Reti ad alte prestazioni (CNR-ICAR), Istituto di Informatica e Telematica (CNR-IIT) e Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (CNR-ISTI) è rivolto in particolare agli studenti e alle studentesse, che frequentano le ultime classi delle scuole secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici, industriali e professionali) affinché possano conoscere le prospettive di lavoro e di ricerca aperte dallo studio universitario dell’informatica e delle materie STEM (Scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).

Ne parleremo domani 9 novembre dalle ore 9:00, sempre sulle frequenze di Punto Radio FM (91.1-91.6), nella prossima puntata di Aula 40 con:

·      Claudio Cicconetti, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr (Cnr-Iit);

·      Romina D’Aurizio, ricercatrice dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr (Cnr-Iit);

·      Roberto Scopigno, direttore dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Cnr (Cnr-Isti);

·      Chiara Spinelli, responsabile segreteria per la comunicazione dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr (Cnr-Iit).

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3. Campi Flegrei: cosa sono e perché bisogna averne paura

Dopo la forte scossa di terremoto del 27 settembre scorso, si torna a parlare di Campi Flegrei. Ma cosa sono i Campi Flegrei? Si tratta di un’area vulcanica attiva che si trova in Campania, nell’area antistante il golfo di Pozzuoli.

i Campi Flegrei non sono un unico vulcano, ma un campo vulcanico, attivo da oltre 80mila anni, formato da diversi centri vulcanici distribuiti su un’area depressa chiamata caldera.

I Campi Flegrei sono soggetti al fenomeno del bradisismo, ossia un movimento lento del suolo, che avviene con modalità diverse nel tempo, portando sia al sollevamento che all’abbassamento dell’area interessata.

Nel corso della puntata di domani 19 ottobre dalle 9, grazie all’intervento dei nostri ospiti scopriremo cosa sono e come si sono formati i Campi Flegrei e il motivo dello sciame sismico che si sta verificando in quell’area da qualche settimana a questa parte.

Seguiteci come sempre su Punto Radio Fm (91.1-91.6)

Ospiti della puntata saranno:

  • Tomaso Esposti Ongaro, Direttore del dipartimento di Pisa dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv);
  • Matteo Lelli, ricercatore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del Cnr (Cnr-Igg)
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2. È di nuovo Internet festival

Da giovedì 5 a domenica 9 ottobre riparte la nuova edizione dell’Internet Festival.

Giunto alla sua tredicesima edizione, quest’anno la parola chiave del festival sarà “Artificiale”, nelle sue varie declinazioni e significati. Artificiale come Intelligenza Artificiale, ma non solo: con questa parola si vuole includere tutto ciò che è creato dall’uomo per migliorare la realtà. Insomma, tutte le opportunità connesse all’applicazione artificiale, fonte di arricchimento e di sperimentazione, ma anche di illusione e inganno.

Il festival si svolgerà in varie sedi all’interno del centro cittadino.

Ne parleremo nella puntata di domani 5 ottobre dalle 9 sempre sulle frequenze di Punto Radio (91.1-91.6).

Ospiti della puntata saranno:

  • Gianluigi Ferrari, coordinatore del Comitato Scientifico di Internet Festival;
  • Claudio Giua, direttore IF2023;
  • Nicola Samba, membro del Comitato esecutivo Internet Festival per la Scuola Superiore Sant’Anna;
  • Anna Vaccarelli, coordinatrice del Comitato Esecutivo di Internet Festival
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1. La Notte delle ricercatrici e dei ricercatori 2023

Torna l’appuntamento con Aula 40 e come ogni anno si ricomincia parlando della “Bright Night la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori”.

Giovedì 28 settembrealle ore 9, sulle frequenze di Punto Radio (FM 91.1-91.6) presenteremo in anteprima il programma pisano della Bright Night.

Quest’anno oltre che partecipare ad attività scientifiche, laboratori e seminari nelle varie sedi degli enti di ricerca pisani, i visitatori troveranno tanti seminari ed eventi in sei delle piazze più importanti della città: Logge dei Banchi, Piazza Santa Caterina, Piazza Dante, Piazza dei Cavalieri, Largo Ciro Menotti e Piazza Garibaldi.

Ospiti della puntata:

  • Mariagrazia Alabrese, docente e ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa;
  • Clara Della Croce, ricercatrice dell’Istituto di Biologia e Biotecnologie Agrarie del Cnr (Cnr-Ibba);
  • Erina Ferro, ricercatrice dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Cnr (Cnr-Isti);
  • Vincenzo Longo, coordinatore delle attività per Bright dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa
  • Veronica Neri, coordinatrice dell’evento a Pisa e per l’Università di Pisa
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